D.L. Ristori n.137 del 28 ottobre 2020

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato un decreto-legge che introduce ulteriori misure urgenti per la tutela della salute e per il sostegno ai lavoratori e ai settori produttivi, nonché in materia di giustizia e sicurezza connesse all'epidemia da COVID-19.

Il testo interviene con uno stanziamento di 5,4 miliardi di euro in termini di indebitamento netto e 6,2 miliardi in termini di saldo da finanziare, destinati al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni disposte a tutela della salute, nonché al sostegno dei lavoratori in esse impiegati.


Si forniscono qui di seguito alcune informazioni rispetto alle misure introdotte:

Contributi a fondo perduto
Le imprese dei settori penalizzati dalle nuove restrizioni riceveranno contributi a fondo perduto con  la stessa procedura dei contributi previsti dal decreto Rilancio. Possono usufruire di questi contributi anche le imprese con fatturato superiore a 5 milioni di euro (ristoro pari al 10% del calo del fatturato). Potranno fare domanda anche le attività che non hanno usufruito di precedenti contributi, mentre l’erogazione è automatica sul conto corrente, entro il 15 novembre, per chi aveva già fatto domanda e ottenuto il contributo. L’importo dell’indennizzo varierà dal 100% al 400% di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività dell’esercizio.

Proroga cassa integrazione
Vengono disposte ulteriori 6 settimane di Cassa integrazione ordinaria, in deroga e di assegno ordinario, con causale COVID-19, da utilizzare tra il 16 novembre 2019 e il 31 gennaio 2021 dalle imprese che hanno esaurito le precedenti settimane e da quelle soggette a chiusura o limitazione delle attività economiche.

Nel Decreto Ristori il Governo ha approvato un pacchetto di misure per il sostegno ai lavoratori e ai settori produttivi coinvolti dalle limitazioni del DPCM 24 Ottobre 2020, nonché dal perdurare dello stato di emergenza legato alla crisi Covid.

I fondi stanziati sono dunque destinati al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni imposte almeno fino al 24 novembre, e che potrebbero essere estese in caso di eventuale Credito d’imposta affitti commerciali

Il credito d’imposta sugli affitti (già applicato nei mesi scorsi) viene riproposto per i mesi di ottobre, novembre e dicembre, esteso alle imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro ed un calo di fatturato del 50%. Il credito è cedibile al proprietario dell’immobile locato.

Cancellazione seconda rata IMU
Il saldo IMU per gli immobili e le pertinenze in cui si svolgono le proprie attività è cancellata per le categorie interessate dalle restrizioni.

Misure per lavoratori spettacolo e turismo
    Indennità di 1.000 euro per autonomi e intermittenti dello spettacolo;
    proroga cassa integrazione e indennità speciali per il settore del turismo.

Fondi per alcuni settori
    400 milioni per agenzie di viaggio e tour operator;
    100 milioni per editoria, fiere e congressi;
    100 milioni di euro per il sostegno al settore alberghiero e termale;
    400 milioni di euro per il sostegno all’export e alle fiere internazionali.

Reddito di emergenza
A tutti coloro che ne avevano già diritto e a chi nel mese di settembre ha avuto un valore del reddito familiare inferiore all’importo del beneficio verranno erogate due mensilità del Reddito di emergenza.

Indennità settore sportivo
È riconosciuta un’ulteriore indennità da 800 euro destinata a tutti i lavoratori del settore sportivo che avevano già ricevuto le indennità da 600 euro del Cura Italia e del DL Rilancio.

Sostegno sport dilettantistico
Viene istituito un apposito Fondo per misure di sostegno ad associazioni e società sportive dilettantistiche che hanno cessato o ridotto la propria attività.

Fondo perduto per agricoltura e pesca
Per le imprese delle filiere agricole, pesca e acquacoltura coinvolti dalle misure restrittive, contributi a fondo perduto a chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e a chi ha subito un calo del fatturato superiore al 25% nel novembre 2020 rispetto al novembre 2019


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