Dindolon: l'asilo nido ai tempi del Coronavirus

Sfruttiamo ciò che di buono questa situazione sa darci

Una bolla di sapone: all'apparenza ermetica e impenetrabile ma allo stesso tempo leggera, accogliente, malleabile. Un micromondo di colori e morbidezza. Piccole cucine in legno, teneri pupazzetti, libri colorati e poi grembiulini appesi alle pareti, soffici lettini per la nanna.

È questo l'asilo nido comunale Dindolon di Donoratico che ci ha aperto le porte a poche settimane della ripartenza.
Ma come è il nido ai tempi dell'emergenza Coronavirus?
Ce lo spiegano Cristiana Berti Coordinatrice pedagogica e Laura Fabiani educatrice e referente del Dindolon per la Cooperativa Contesto infanzia "Quest'anno il nido accoglie 41 bambini dai 6 ai 36 mesi. I bambini sono suddivisi in 3 “sezioni-bolla”: gruppi misti in termini di età ma che non possono venire in contatto tra loro, seguiti sempre dalle stesse educatrici ed assistenti. A causa del Covid ai genitori al momento non è consentito entrare nell'asilo chissà però che nei prossimi mesi non si possano finalmente riaprire gli spazi del nido alle famiglie o trovare altre, alternative, modalità di accoglienza e partecipazione” e commentano con positività “Dopo la fatica dell'ambientamento siamo sicure che riusciremo a cogliere gli aspetti migliori di questa situazione: Abbiamo individuato e strutturato luoghi già esistenti all'interno delle struttura dove i bambini possano vivere in piccoli gruppi, approfittando proprio della ricchezza che il piccolo gruppo sa offrire, sono padroni dello spazio e vivono a pieno la propria bolla.
L'amministrazione ha contribuito regalando ai suoi piccoli cittadini uno spazio con arredi e materiali idonei e soprattutto facilmente sanificabili ma allo stesso tempo accoglienti e a misura di bambino".

“E’ importante, anche alla luce degli eventi che ci hanno travolto in questo ultimo periodo, saper ripensare gli spazi e la progettualità dei servizi” ha commentato l’assessore Katia Mottola “In questo tempo dove tutto cambia così velocemente, sia sotto l’aspetto pedagogico che dal punto di vista sanitario, è quanto mai necessario tenere alta l’attenzione su quello che è il rispetto delle normative, senza però perdere mai di vista la ricchezza del crescere in ambienti di qualità, e questo nido ne è la dimostrazione”.