Il Comune di Castagneto Carducci ha aderito alla Carta Partenariato del Santuario Pelagos

La CARTA, istituita a Monaco nel 2009 con Raccomandazione COP4/REC9 nella IV Conferenza delle Parti del Santuario, prevede la sottoscrizione tra Pelagos e i Comuni del litorale dei tre Paesi Contraenti, di un accordo finalizzato a ridurre al massimo le attività che hanno un impatto sui mammiferi marini.
In particolare per l'Italia, si prevede la «demotonautizzazione sportiva» e altre specifiche azioni pedagogiche, informative, di formazione e vigilanza lungo i propri litorali.

 
Osservatorio toscano per la biodiversità
Rete regionale dei cetacei e tartarughe marine

La Toscana è il cuore del Santuario dei cetacei "Pelagos", il cui perimetro si estende tra le coste toscane, liguri, corse e francesi e l'Osservatorio, valore aggiunto al Santuario, vuole essere in Toscana il punto di riferimento per tutti coloro che si dedicano all'analisi e alla tutela dei cetacei.

Con la costituzione dell'Osservatorio la Regione Toscana ha inteso creare un sistema integrato e coordinato con l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPAT), quale strumento tecnico scientifico della Regione Toscana e le sue Università, la Direzione Marittima, i Centri di ricerca, le Associazioni di categoria delle attività produttive e quelle coinvolte nello studio e nell'osservazione dei mammiferi marini, delle tartarughe marine, nonché di tutti i settori interessati alle problematiche della conservazione e dello studio dell'ambiente marino operanti in Toscana.

L' iniziativa, avviata con specifici risultati di cui agli allegati delle precedenti Delibere regionali n.247/2007 e n.199/2011, indica come la Regione Toscana sia attenta e cerchi di applicare e interpretare le principali direttive e Convenzioni Internazionali per la salvaguardia della biodiversità marina e degli habitat (CITES, Bonn, Berna, Direttiva Habitat).

Nel Comitato Scientifico di OTC del 2 ottobre 2012, si è approvato, l'ampliamento delle competenze anche in materia di tutela e conservazione delle tartarughe marine in conformità alla L.R.56/2000 e DGR 1175/2004. Si è formato un apposito gruppo di lavoro, che ha prodotto gli allegati che hanno portato alla modifica della DGR 199/2011, nella DGR 472 del 9 giugno 2014, qui di seguito allegata.

L'Osservatorio può essere pertanto considerato il coronamento naturale di anni di lavoro e di studio di molte realtà presenti sul territorio, che hanno messo a disposizione il loro patrimonio scientifico e le esperienze svolte per condividere un sistema integrato di approccio allo studio dei cetacei e delle tartarughe, al loro ruolo di indicatori di qualità delle acque marine.