ARPAT, istituita con Legge regionale n. 66/1995, è attiva dal 1996 ed è stata recentemente riformata con Legge regionale n. 30/2009.

Attraverso le proprie Strutture, dislocate in tutto il territorio regionale, ARPAT garantisce l'attuazione degli indirizzi regionali nel campo della prevenzione e tutela ambientale operando secondo quanto previsto nella Carta dei servizi e delle attività di ARPAT.

L'Agenzia, dinamica e aperta alla partecipazione, opera al servizio delle istituzioni e di tutti i cittadini uniformando l'azione allo scenario definito nella mission e nella vision.


ARPAT: di cosa si occupa

ARPAT effettua il monitoraggio dello stato dell'ambiente; svolge accertamenti sulle fonti di inquinamento e gli impatti che ne derivano, occupandosi dell'individuazione e della prevenzione di fattori di rischio per la salute dell'ambiente e dell'uomo.
Provvede alle ispezioni sul territorio toscano per controllare il rispetto delle attuali norme in materia di tutela ambientale e verificare che le prescrizioni contenute negli atti autorizzativi rilasciati dalle amministrazioni competenti siano rispettate ed effettua i controlli tecnici che serviranno alle autorità competenti per adottare i provvedimenti necessari alla tutela dell'ambiente.
Mette a disposizione delle istituzioni, delle associazioni e dei cittadini i risultati delle attività di controllo e monitoraggio e della collaborazione con altri soggetti produttori di informazione ambientale, attraverso un efficace ed esauriente sistema di diffusione della conoscenza ambientale
Fornisce assistenza tecnica agli Enti pubblici nell'esercizio delle funzioni amministrative in materia di tutela ambientale: pareri, proposte di carattere tecnico-scientifico, supporto alle attività istruttorie.
L'Agenzia opera con un Sistema di gestione per la qualità riferito ai requisiti UNI EN ISO 9001 e UNI EN ISO 17025, che integra con gli aspetti relativi alla sicurezza. In particolare ARPAT effettua:

    monitoraggio della qualità dell'aria e controllo delle emissioni in atmosfera;
    monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee;
    studio dell'ambiente marino-costiero e dell'ittiofauna;
    difesa del suolo, con azioni di controllo sui produttori di rifiuti speciali e sui gestori di impianti di trattamento rifiuti;
    controllo dell'inquinamento acustico;
    monitoraggio dei campi elettromagnetici e controllo sugli impianti e sui siti coinvolti;
    controllo e analisi di aria, acqua, suolo e rifiuti per verificare la presenza di amianto
    monitoraggio sui siti contenenti radon
    studio dei rapporti tra lo stato dell'ambiente e l'insorgenza di alcune malattie (epidemiologia ambientale)
    gestione del Sistema informativo regionale ambientale (SIRA)
    organizzazione e diffusione della conoscenza ambientale attraverso la produzione e la promozione di dati ambientali, report, materiale divulgativo, notizie ecc..

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